7 Maggio 2024 SICUREZZA SUL LAVORO: cosa fare per essere in regola!
Badanti - baby sitter - colf...attenzione alla dichiarazione dei redditi
Controllo sui redditi di badanti, baby-sitter, colf nel 2024
Per tutte le famiglie che occupano personale domestico, il 2023 è stato un anno caratterizzato da forti aumenti retributivi; infatti, il tasso di inflazione molto alto registrato nel 2022 ha portato ad un incremento di circa il 9% delle retribuzioni per badanti, baby-sitter, colf, che tradotto in numeri ha significato un esborso mensile aggiuntivo tra i 60€ e i 120€ (gli aumenti annuali retributivi di badanti, baby-sitter, colf sono legati all’indice Istat).
Ne ho parlato in questo articolo sul mio blog https://www.paghesolution.it/sale-il-costo-di-colf-e-badanti/.
Dopo questo ulteriore e forte aumento, per il 2024 ci si aspetta (va) un intervento da parte del Governo per dare una mano alle famiglie a contenere questi costi, ed invece le novità in arrivo riguarderanno (almeno per ora) solo e direttamente i collaboratori domestici.
Cosa viene previsto?
A partire dal 2024 verrà implementato un sistema di “scambio di informazioni automatico” tra Inps e Agenzia delle Entrate relativamente ai rapporti di lavoro domestici attivi e regolari per i quali le famiglie hanno denunciato l’avvio del rapporto e versato trimestralmente i contributi Inps.
Dettaglio tecnico:
- il collaboratore domestico non ha un rapporto di lavoro come gli altri lavoratori dipendenti, questo perché il suo datore di lavoro = famiglia, non è un sostituto di imposta.
Cosa vuole dire?
- Significa che sullo stipendio del collaboratore domestico non vengono trattenute le imposte (irpef, addizionali regionali e comunali);
queste imposte, quindi, dovranno essere pagate (se dovute) autonomamente direttamente dai collaboratori domestici dopo aver presentato i modelli dichiarativi annuali.
Dai dati forniti nei vari report di approfondimento effettuati è emerso che, spesso i collaboratori domestici regolarmente assunti, dichiarino solo in parte o per nulla i loro redditi al Fisco.
Risultato??
I collaboratori domestici spesso non pagano le tasse correttamente, in pratica nonostante abbiano un rapporto di lavoro in regola sono sconosciuti in tutto o in parte all’Agenzia delle Entrate.
Dal 2024, con questo scambio di informazioni, in caso di obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, viene previsto che l’Agenzia delle Entrate utilizzi i dati forniti dall’INPS per la predisposizione delle dichiarazioni precompilate anche per i collaboratori domestici come già viene fatto per tutti i lavoratori dipendenti.
Domanda: “Quindi fino ad oggi il Fisco non aveva queste informazioni????”…tralasciamo commenti…
Sicuramente è un intervento che giustamente mira a far pagare le “tasse” a chi evidentemente non lo fa, o la fa in maniera parziale, ma così facendo si vanno a colpire solo i lavoratori che hanno già un rapporto di lavoro in regola e non tutta quella platea di collaboratori domestici “in nero”.
Giusto per citare qualche numero, dagli ultimi dati messi a disposizione è stato evidenziato come nelle collaborazioni domestiche è presente il grosso dell’occupazione dipendente irregolare in Italia, pari al 35,6% del totale. Se le attività di collaborazione domestiche fossero tutte in regola, il tasso di irregolarità del lavoro dipendente in Italia passerebbe dall’attuale 11,4% al 7,3%.
Inoltre, sempre a causa dell’aumento dei costi citato in premessa, nell’ultimo anno e mezzo, il numero di badanti, baby-sitter, colf, regolarmente registrato all’INPS ha segnato un drastico ridimensionamento, con conseguente aumento di fenomeni di irregolarità.
Ben vengano misure che mirano a combattere l’evasione nel nostro Paese, ma nel lavoro domestico (come anche in altri settori) è sicuramente più utile per contrastare il lavoro irregolare, sostenere le famiglie con incentivi e aiuti per mettere in regola i collaboratori; bonus per sostenere la spesa di badanti, baby-sitter, colf, deducibilità totale delle spese (non solo i contributi) etc.
Per rimanere aggiornato sulle novità in arrivo nel 2024 in tema di lavoro continua a seguirci….