Calcolo TFR

Il Trattamento di Fine Rapporto, spetta ai lavoratori che hanno svolto un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato e viene pagato indistintamente in caso di licenziamento, dimissioni o fine rapporto a termine.

Lavoratori dipendenti

Calcolo TFR

La sigla TFR è un acronimo utilizzato per indicare il Trattamento di Fine Rapporto, ovvero una somma di denaro spettante al lavoratore dipendente nel momento in cui avviene la cessazione del rapporto di lavoro. Al termine del rapporto di lavoro, a prescindere dal motivo per cui il rapporto è cessato, il dipendente matura il diritto al pagamento del TFR.

Il TFR spetta ai lavoratori che hanno svolto un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato e viene pagato indistintamente in caso di licenziamento, dimissioni o fine rapporto a termine.

La liquidazione del TFR è composta da una somma di denaro che varia in base agli anni di lavoro svolti: al termine di ogni anno dalla retribuzione del lavoratore dipendente, ne viene accantonata e rivalutata una parte. Questa andrà a comporre il TFR, che il datore di lavoro dovrà liquidare al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

Come si calcola il TFR?

Il TFR è una parte di retribuzione dei lavoratori dipendenti che viene maturata e accantonata mensilmente da parte del datore di lavoro. Poi, viene liquidata al momento della cessazione del rapporto, qualunque sia il motivo.

L’articolo 2120 del codice civile ci fornisce indicazioni utili per calcolare il TFR: la legge italiana prevede che la retribuzione annuale percepita dal lavoratore dipendente (comprensiva di tredicesima o quattordicesima mensilità) venga divisa per il coefficiente standard di 13,5. Questa quota annuale viene riproporzionata per le frazioni di anno, permettendo così di ottenere una somma corrispondente all’effettivo lavoro svolto.
La quota accantonata viene poi incrementata, al termine di ogni anno, attraverso l’applicazione di un tasso di rivalutazione composto da una quota fissa dell’1,5% e una variabile. La quota variabile corrisponde al 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati accertato dall’ISTAT.

Quali sono le variabili importanti?

La Legge fornisce un’indicazione di massima su come individuare la retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR: la quota è determinata in base a tutte le somme (compreso l’equivalente delle prestazioni in natura) corrisposte a titolo non occasionale durante il rapporto di lavoro, con esclusione di quanto è dovuto a titolo di rimborso spese.

La variabile principale per la determinazione dell’ammontare del TFR è l’anzianità di servizio, cioè gli anni passati all’interno dell’azienda.

Altre variabili vengono poi previste dal CCNL applicato: in molti casi, sono direttamente i Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro a definire quali sono le voci retributive di riferimento.
Una delle ultime variabili da considerare nel calcolo del TFR è il requisito della non occasionalità: tale variabile comporta che possono essere considerati per il calcolo del TFR gli emolumenti che dal punto di vista temporale vengono erogati abitualmente o in modo ricorrente, ma non necessariamente a carattere definitivo.

Riepilogando e provando a fare un esempio (non esaustivo e di carattere generale), si può affermare che le voci della retribuzione da considerare utili per il calcolo del TFR sono:

  • Paga base
  • Contingenza
  • Terzo elemento contrattuale
  • Scatti di anzianità
  • Superminimo individuale
  • Tredicesima e quattordicesima mensilità
  • Lavoro straordinario non occasionale
  • Valore del costo dell’uso dell’autovettura

Perché scegliere Paghesolution

Attraverso il servizio dello Studio PagheSolution per il calcolo del TFR, oltre all’indicazione della quota spettante, avrai a disposizione un’analisi dettagliata svolta da un Consulente del lavoro: il Dott. Luigi Lombardi. Grazie alla sua professionalità e competenza, potrai utilizzare questo documento sia in fase stragiudiziale che giudiziale.

Inoltre, il calcolo del TFR svolto da un esperto indipendente prende in considerazione tutte le specificità legate ai singoli contratti collettivi, alla propria situazione personale e altre variabili più specifiche. Affidarsi a un professionista consente di dialogare con una persona in grado di comprendere le tue necessità e urgenze, unendo empatia, qualità del lavoro e celebrità.

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PAGHESOLUTION FAQ

Le domande più frequenti

Che cos'è il TFR?

Il TFR è l’acronimo di Trattamento di Fine rapporto. E’ una parte della retribuzione che viene accantonata mensilmente in base alla retribuzione del lavoratore e che verrà liquidata solo al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

Come si calcola il TFR netto da una busta paga?

Non è possibile calcolare con esattezza mensilmente il TFR netto in busta paga. Il calcolo corretto verrà effettuato solo in occasione della cessazione del rapporto di lavoro poiché la tassazione viene calcolata sull’intero periodo lavorativo svolto in azienda dal lavoratore.

Quando arriva il TFR a fine rapporto?

Il TFR viene pagato alla fine del rapporto di lavoro, solitamente con l’ultima busta paga o con il cedolino paga del mese successivo alla cessazione del rapporto. Tuttavia, in base alle diverse regole adottate dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) di riferimento, le tempistiche della liquidazione possono variare.

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