Welfare e benefit

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FINE ANNO…Tempo di premi e di benefit!

Per le aziende si avvicina la fine dell’anno! Solitamente è tempo di tirare le somme per capire come sono andate le cose…

Se l’azienda non ha programmato un sistema premiante o un sistema di welfare strutturato, questo è il momento di verificare se e a chi concedere eventuali premi.

Ed ecco che in questo periodo dell’anno si moltiplicano le chiamate delle aziende clienti: vorrei riconoscere un premio a Mario Rossi, come posso fare per pagare poche tasse?”.

Precisiamo da subito che, salvo l’azienda non abbia sottoscritto un contratto di secondo livello, prevedendo il riconoscimento di un premio di risultato, al raggiungimento di determinati obiettivi, che sconterebbe un’aliquota agevolata di tassazione pari al 5%; tutte le somme di denaro che vogliamo riconoscere ai nostri lavoratori a titolo di premio sono tassate con le regole ordinarie: per il dipendente vuol dire pagamento di contributi e imposte, circa 25%/30% della somma, per l’azienda pagamento di contributi, circa 30%.

La tassazione ordinaria fa sì che il reale valore del premio concesso, tante volte risulti essere inferiore alle aspettative, nonostante per l’azienda sia costato molto.

Meglio allora utilizzare metodi alternativi per riconoscere un “premio” ai nostri lavoratori.

Ma quali sono questi metodi alternativi?

L’ideale sarebbe prevedere un piano di welfare per la generalità dei lavoratori o per categorie omogenee, quindi prevedere una serie di servizi da poter utilizzare, ad esempio: pagamento rette asilo, rimborso libri scolastici, visite mediche, corsi sportivi, palestre etc..

Altrimenti possiamo sempre ricorrere ai classici benefit, ad esempio: buoni spesa, buoni carburante etc. ed in questo caso riconoscerli anche a singoli lavoratori.

Quindi se pensiamo di riconosce un “premio” solo a Mario Rossi, o solo alcuni dipendenti (ma anche a tutti), possiamo utilizzare queste forme di compensi non monetati così da permettere ai lavoratori di fruire dell’intero valore del bene e all’azienda di risparmiare sul costo del Lavoro.

Vediamo per questo 2023 quali sono le regole e i limiti dei fringe benefit che dobbiamo rispettare.

Per la generalità dei lavoratori il limite da tenere in considerazione è quello standard di € 258,23, quindi sarà possibile riconoscere buoni spesa, buoni carburante etc. senza pagare imposte e contributi nel limite massimo di € 258,23 (sommando tutti i valori nell’anno). Se questa soglia viene superata allora l’intera cifra sarà soggetta a tassazione, quindi anche la parte compresa nei 258,23 €.

Cosa rientra nell’elenco di questi beni?!:

  • Buoni acquisto
  • Buoni spesa
  • Buoni carburante
  • Regali e cesti natalizi
  • Ricariche telefoniche

Non dimentichiamo che rientra tra i fringe benefit (e quindi da sommare ad eventuali buoni riconosciuti) anche il valore di:

  • Auto aziendale (uso promiscuo)
  • Immobili concessi ai dipendenti
  • Interessi su prestiti concessi ai dipendenti

In questo 2023 per i soli lavoratori con figli fiscalmente a carico il limite viene alzato fino ad € 3.000, ed oltre all’elenco visto sopra, per questa particolare categoria di lavoratori si potrà prevedere anche il pagamento diretto o il rimborso al lavoratore delle utenze domestiche (bollette acqua, corrente e gas).

Le utenze domestiche potranno essere riferite anche al coniuge o ai famigliari.

Per essere considerati a carico fiscalmente i figli non devono possedere un reddito superiore ad € 2.840,51, o € 4.000 se hanno meno di 24 anni. Il reddito di riferimento è quello del 2023, quindi se il figlio comincia a lavorare in corso d’anno e supera il valore dei redditi indicati non verrà considerato più a carico e l’innalzamento del limite ad € 3.000 non potrà essere applicato.

Il fringe benefit fino ad € 3.000 può spettare ad entrambi i genitori (anche se hanno un solo figlio a carico), anche se materialmente il carico fiscale è attributo solo ad un genitore al 100% ed anche se si percepisce l’Assegno Unico (sostitutivo delle detrazioni per figli a carico). In buona sostanza è sufficiente che il figlio “potenzialmente” possa essere considerato a carico fiscale.

L’innalzamento del limite non è automatico, infatti, il lavoratore che intende fruire di tale beneficio è tenuto a produrre al datore di lavoro una dichiarazione di spettanza contenente il codice fiscale dei figli.

Inoltre, se in azienda sono presenti Rappresentanze sindacali, queste devono essere avvisate con un’informativa da parte del datore di lavoro entro il 31 dicembre 2023.

Sia in caso di soglia ordinaria di € 258,23 che di € 3.000 ci sono degli aspetti vantaggiosi da considerare:

  • Il benefit può essere riconosciuto anche al singolo lavoratore, quindi se si decide di premiare solo Mario Rossi per il 2023 perché più meritevole, è possibile farlo con questa modalità;
  • Il benefit può essere riconosciuto sia ai lavoratori dipendenti sia a coloro che percepiscono redditi assimilati ai lavoratori dipendenti (amministratori, collaboratori, tirocinanti etc.);

Ricordo che superate le soglie limite, l’intera somma sarà imponibile ai fini contributivi e fiscali, perdendo appunto tutti i vantaggi evidenziati.

La materia del welfare e fringe benefit negli ultimi anni ha subito continue modifiche, proprio per cercare di incentivarne l’utilizzo al fine di tutelare e incrementare il potere di acquisto dei lavoratori senza però fare innalzare i costi aziendali.

D’altronde come si può pensare che un limite “vecchio” di oltre trent’anni (€ 258,23) possa ancora considerarsi valido in questi anni di forte inflazione!?

Il solo aspetto negativo di queste continue modifiche è che, fino ad oggi, hanno sempre avuto carattere temporale ristretto, tale per cui non sempre si è riusciti a sfruttarli al meglio.

Considerato l’elevato costo del lavoro nel nostro paese che le aziende devono affrontare, questa modalità di retribuzione alternativa incentivante/premiante (come anche le agevolazioni per assunzioni) è sicuramente da non sottovalutare oggi e in futuro.

Un’anticipazione: Stando alle bozze della nuova Legge di Bilancio, nel 2024 questi limiti verranno nuovamente modificati!

Per rimanere aggiornato sui nuovi limiti di welfare e fringe benefit per il 2024, e su altri temi di lavoro continua a seguirci….

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